Pagina del sito di Paolo Albani

IL CAFFÈ ILLUSTRATO
RIVISTA LETTERARIA  DI PAROLE E IMMAGINI 
DIRETTA DA WALTER PEDULLÀ

di  G. M.

 Nata più di cent'anni fa come strumento ideologico e politico di alcuni intellettuali «impegnati» (Poesia, La Voce, La Ronda, Solaria), la rivista letteraria sembra assumere, oggi, solo una dimensione culturale per pochi addetti, anche se in realtà, a ben vedere, propone anche problematiche sociali di rilevante interesse. 
 Una delle riviste che, per la ricchezza dei contenuti e l'arguzia sottesa nel progetto letterario, trova un posto privilegiato nel panorama delle odierne riviste letterarie è il Caffè Illustrato, un bimestrale di parole e immagini. 
 il Caffè Illustrato nasce nel 2000 e fa parte dell'ampia produzione letteraria di Walter Pedullà, professore ordinario di storia della letteratura italiana moderna e contemporanea all'Università «La Sapienza» di Roma. 
 Noto critico letterario, giornalista professionista, Presidente del Consiglio d'Amministrazione della RAI dal 1992 al 1993, è membro del comitato direttivo di diverse riviste (Il cavallo di Troia, Il Tempo presente, Lettera internazionale), e ha diretto insieme a Nino Borsellino, una Storia della letteratura italiana in cento libri. 
 il Caffè Illustrato propone, fin dal titolo, due temi rilevanti: la lettura, come momento di piacere e di riflessione, la funzione delle immagini e delle illustrazioni, come veicolo di comunicazione. 
 Il primo tema, in realtà, affonda le sue radici nell'antica Grecia. Basti pensare che l'otium, secondo Aristotele, è la più grande delle virtù dianoetiche (logiche-intellettive), e si esprime nella vita contemplativa. Mentre Petrarca, molto più tardi, lo considererà l'obiettivo primario cui deve tendere l'intellettuale: lo studio dei classici, nella solitudine, permette di trovare la fonte della purificazione interiore e quindi l'elevazione dell'animo. 
 L'altro tema dominante della rivista, la scelta delle immagini come strumento di comunicazione, risponde in realtà a un'esigenza propria dei giorni nostri: condensare nelle immagini diversi concetti in modo subliminale. 
 Le aree tematiche de il Caffè Illustrato si articolano secondo spazi ben definiti («i fondi del caffè», «l'oggidì», «i classici illustrati», «narrazioni», «dossier», «inchieste», «liberi pensatori»), e sono collegate da un unico punto di vista: la realtà raccontata attraverso lo sguardo acuto e corrosivo di intellettuali molto noti. Tra questi Michel Houellebecq, scrittore di grande capacità di provocazione intellettuale, Luigi Forte, Predrag Matvejevic, uno dei maggiori saggisti dell'area slava; e da scrittori giovani e affermati come Nicola Lagioia, Tommaso Pincio, Paolo Di Stefano, Paolo Albani, noto soprattutto «per lo straordinario estro nella fantasia e nella scrittura e per i suoi scritti gustosissimi» che, secondo Pedullà, «dimostrano un grande spirito sulfureo e allegro». 
 Notevole importanza riveste la parte dedicata al dossier, curato da Carlo Serafini e dedicato a Vitaliano Brancati, scrittore siciliano, nato a Pachino (Siracusa) nel 1907, autore di romanzi quali Gli anni perduti, Don Giovanni in Sicilia, Paolo il caldo. Creatore di opere teatrali (Le trombe di Eustachio, Don Giovanni involontario, Raffaele, La governante), Brancati lavorò anche per il cinema, scrivendo tra l'altro la sceneggiatura del film Anni difficili
 Il dossier, presenza fissa della rivista, raccoglie scritti inediti o dispersi e, grazie a una originale fotobiografia, «racconta» i momenti più significativi della vita di Brancati. 

 Il legame con la realtà de il Caffè Illustrato è sottolineato dalla parte relativa alle inchieste di scrittori quali Luigi Malerba, Valerio Magrelli, Vincenzo Cerami, Romana Petri, giovane scrittrice, Vincenzo Ostuni, che scrive in versi, Giuseppe Mazzaglia, Roberto Alajmo e Giuseppe Bonaviri. L'inchiesta della rivista n. 16, in particolare, è interamente dedicata ai problemi che angosciano il Meridione. 

 A concludere il bimestrale due saggi, di carattere filosofico: il primo, di Giorgio Agamben, uno dei maggiori filosofi di oggi, è di critica cinematografica; il secondo, scritto da Serge Daney, individua alcuni elementi strutturali della storia del cinema. 
 I testi, come si diceva in precedenza, si intrecciano alle immagini di famosi fumettisti e illustratori italiani e stranieri: Gianni Allegra, Mara Cerri, Lido Contemori, Lino Di Lallo, Riccardo Falcinelli, Gastone Mencherini, Stefano Navarrini, Lara Quattrini.
 Sono di Mauro Cicarè, in particolare, le cinque tavole a colori che raccontano alcuni episodi dell'Orlando Furioso, poema cavalleresco in ottave scritto da Ludovico Ariosto intorno al 1504 circa. Originale poi l'idea delle didascalie, costituite proprio da alcune ottave del poeta. 

 Un progetto letterario, dunque, di grande pregio e spessore, utile soprattutto per chi voglia gustare il piacere della lettura degli scrittori classici e dei narratori moderni. Un momento di profonda riflessione sulla realtà e sulla storia dell'uomo, visto attraverso lo sguardo critico e a volte scettico di chi ama scandagliare nei misteri del pensiero. 
 

ITALIAN NETWORK, Settimanale d'informazione per gli italiani nel mondo e non solo, 5 giugno 2004 



HOME  PAGE        TèCHNE        RACCONTI     POESIA VISIVA

ENCICLOPEDIE  BIZZARRE       ESERCIZI  RICREATIVI       NEWS