LA SCRITTA SOLLEVO' 
DAL FIERO PASTO
di
Fabio Norcini

“Pasto e testo” l’eccellente mostra di Paolo Albani a Zona 15 (piazza Brunelleschi 53/55, Firenze) fino al 21 novembre 2004. 

Paolo Albani è un convinto oulipista, assertore di parole in libertà ma anche di rigorose regole del gioco. Lo dimostra questa deliziosa e preziosa esposizione ospitata dal bel locale “Zona 15” che lui, né goloso né maître à penser della dominante filosofia enogastronomica, quella che fa diventare un Carlo Petrini addirittura “eroe”, dedica al rapporto con il cibo. Una trentina di opere “concrete” con titoli che vanno da “Saffismo a tavola” a “Meglio tarli che mais”, dove il riso sottovetro partorisce un titolo obbligato (poesia irrisoria), ma si trova anche “Sfruttamento”, l’omaggio a Marinetti (“Uccidiamo il chiaro d’uovo”) ma il capolavoro è senza dubbio "Un Pastis à la Matisse", delle matite in bottiglia che il caso ha voluto rompere in corso di allestimento aggiungendo un surplus di godimento alla composizione. 
Verrebbe dunque da chiedersi chi sia Paolo Albani. Niente di meglio che visitare il suo sito (www.paoloalbani.it) ricchissimo di curiosità stimolanti e irriflessive. Da riportare la sua biografia che, premettendo l’auctoritas dello scrittore statunitense James Albert Roover (1875-1933) “il quale scriveva racconti più brevi della nota biografica  stampata sulla quarta di copertina dei suoi libri” lo stesso Albani così risolve: [segue la mia biografia tratta dal mio sito].

Rosso fiorentino, mensile di cultura, politica e spettacolo di Controradio, novembre 2004, p. 14.



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