Paolo Albani
LA CRITICA COME TELEGRAMMA
(2)


Artidoro Berti, Pascoli, Bologna, Luciani Editore, 2003.
Un nuovo, appassionato lavoro di uno dei maggiori studiosi pascoliani che affronta, con la consueta profondità filologica, il delicato tema dell'arte di condurre il bestiame sui terreni erbosi.

Walter von Neumann, Das Rätsel der Kunst (L'enigma dell'arte), Stuttgart, Webern, 2003.
Le amare confessioni del grande critico d'arte tedesco che rivela, per la prima volta nella sua lunga carriera, in uno stile limpido e persuasivo, di non aver capito nulla del fenomeno artistico.

Francesco Morini, Il presenzialista discreto, Milano, La Nuova Scena, 2003.
A differenza del narciso-esibizionista e dell'aggressivo, il «presenzialista discreto», figura emblematica del nostro tempo, esaminata magistralmente nel saggio di Morini, partecipa a ogni tipo di evento mediatico confuso anonimamente fra il pubblico, senza mai mettersi in mostra, limitandosi semplicemente a presenziare, felice soltanto di trovarsi lì.

Henrik Seedorff, Der er svœrt at dø i Moncalieri (È difficile morire a Moncalieri), Copenaghen, Becker, 2003.
È la storia di sette drammatici tentativi di suicidio compiuti, durante un soggiorno in Italia, a Moncalieri, dov'è ospite di alcuni parenti, dal postino danese Knut Holstein, che ha perso per una fatale distrazione la borsa con tutta la corrispondenza da inoltrare.

Maria Teresa Giovanetti, Sogni, Venezia, La Cometa, 2003.
Romanzone storico in cui sono sviscerati e messi a confronto, attraverso le vicissitudini di un'antica famiglia viterbese, i sogni di quarantacinque generazioni consecutive.

Philippe Danès, Cela ne doit pas entrer en ligne de compte (Questo non deve essere preso in considerazione), Paris, Faguet, 2003.
Manualetto pratico sulle cose da non prendere troppo sul serio: fra di esse, in modo scherzoso, l'autore, docente di Estetica all'Università di Lione, mette anche il suo libro che, in effetti, fino a oggi, ha venduto pochissime copie.

Raffaele Aragonese, L'enigmistica dei grotriandesi, Napoli, La Conchiglia, 2003.
Un vasto e meticoloso studio sui giochi linguistici praticati dalla popolazione delle isole Grotriand, studiata anche dall'antropologo Stefan Norwid, allievo di Malinowski. Poiché uno stesso termine in grotriandese ha molti significati (ad esempio fratiak può significare «stupido», «intelligente», «sagace», «mezzacalzetta», «stuzzicante», «rompiscatole», «perdigiorno», «irresistibile», «porco», «invertito», «rubacuori», «amorfo», «nullatenente», ecc.), i grotriandesi hanno una forte inclinazione verso i giochi con le parole. 

Jurij Aleksandrov, Prostoj slucai (Un caso semplice), Moskva, Belkin, 2003.
L'ennesimo, intrigante caso affidato al commissario Andreev, il «Poirot moscovita»: questa volta l'assassino sarà scoperto dopo lunghe, complicatissime indagini sebbene abbia lasciato sbadatamente sulla scena del delitto un suo biglietto da visita.

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Il Caffè illustrato, 22, gennaio-febbraio 2005, p. 7.
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