Paolo Albani
VILIPENDIO

            In piazza del Duomo a Pisa, detta anche piazza dei Miracoli, poco distante dalla torre pendente circondata da una folla di turisti, un tipetto basso, capelli brizzolati e felpa verde su cui è scritto University of California BERKELEY, si avvicina a un vigile urbano.

         «Scusi, permette una domanda?» gli dice.

        «Dica pure» risponde il vigile urbano quasi mettendosi sull’attenti e ponendo, in segno di saluto militaresco, la punta delle dita della mano destra vicino alla visiera del berretto d’ordinanza.

         «Ammettiamo che ora io le dicessi,» inizia il tipetto, «però la prego non mi fraintenda, in realtà non mi permetterei mai di dirglielo, ma supponiamo per assurdo, in via del tutto ipotetica, che ora io le dicessi che lei è uno stronzo, una testa di cazzo, un idiota patentato e che sua sorella o sua madre è una zoccola che si è fatta tutta la caserma dei vigili urbani di Pisa e anche quella di Livorno, ecco se le facessi un discorso del genere a cosa andrei incontro dal punto di vista giudiziario?»

            Il vigile urbano lo guarda interdetto, poi, dato che è una persona calma e responsabile e non vuole fare scenate in un luogo affollato di turisti stranieri (ne andrebbe, pensa il vigile urbano, dell’immagine dell’Italia), fiutando che il tipetto forse è un po’ svitato o comunque ha voglia di scherzare, gli risponde con voce educata e ferma:

            «Se lei mi facesse un discorso del genere, cioè quello che mi ha appena riferito, andrebbe incontro a un bel guaio, caro signore; sarebbe vilipendio a pubblico ufficiale, rischierebbe fino a 3 anni di carcere in base all’articolo 341 bis del Codice Penale».

            «Ne è proprio sicuro?» insiste il tipetto con la felpa verde. «Fino a tre anni per averle detto che lei è uno stronzo, una testa di cazzo, un idiota patentato e che sua sorella o sua madre è una grande zoccola che si è fatta tutta la caserma dei vigili urbani di Pisa e anche quella di Livorno?»

            «Sì, proprio così, può starne certo, fino a 3 anni di carcere» risponde il vigile urbano che sbatte velocemente gli occhi tradendo un piccolo moto di fastidio.

          Il tipetto ringrazia e si allontana fra la folla dei turisti che gironzola intorno alla torre pendente. Non appena lasciata piazza del Duomo, all’inizio di via Andrea Pisano, s’incontra con un signore ben vestito che gli dice:

            «Allora, com’è andata?»

            «Benissimo» risponde il tipetto. «Fino a ora sono tre».

            «Ah, tre! Bravo» afferma il signore elegante.

            «Sì, oggi è il terzo vigile urbano cui ho dato dello stronzo, della testa di cazzo, dell’idiota patentato, e non contento, dopo tutte le multe che mi hanno affibbiato, gli ho detto anche che sua sorella o sua madre è una grande puttana o zoccola, non ricordo bene, perché si è fatta tutta la caserma dei vigili urbani di Pisa e anche quella di Livorno».

            «Che bella soddisfazione!» esclama il signore elegante.

            «Già».


novembre 2013


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