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LA RIDONDANZA Cos’è la ridondanza? È un fenomeno che riguarda parole o frasi superflue che si potrebbero benissimo non pronunciare, tacere, eliminare, tanto sono scontate. Volete un esempio concreto? Se dico: «Vento forte a Caianello», offro un’informazione inutile, ovvia, perché tutti, in specie gli automobilisti italiani, sanno bene da anni che a Caianello c’è vento forte, non c’è un giorno che Dio comandi su questa terra che non ci sia vento forte a Caianello. ![]() Eppure alla radio, nei bollettini che parlano della viabilità, sentirete ancora ripetere stancamente l’affermazione: «Vento forte a Caianello». Lo so che a Caianello c’è vento forte, è una vita che lo ripetete, mi meraviglierei del contrario. Mettiamo che un giorno lo speaker alla radio se ne uscisse con un avviso come questo: «Oggi a Caianello niente vento forte. Non un alito di vento nei pressi di Caianello. Calma piatta», allora sì che sarei sorpreso, ci rimarrei male. Sobbalzerei. Niente vento forte a Caianello? E che succede? Uno sconvolgimento climatico! Questa sì che sarebbe una notizia davvero sorprendente, imprevedibile, di fronte alla quale tutti resterebbero stupiti e esclamerebbero: «Che stronzata è questa! Com’è che oggi non c’è vento forte a Caianello! Si saranno sbagliati». E comincerebbero a squillare i telefoni dei centralini della polizia stradale e delle previsioni del tempo. Migliaia di chiamate di automobilisti impazziti, letteralmente sconvolti perché a Caianello non c’è un filo di vento. E infatti, alt, fermi tutti, non spingete: ho appena sentito il bollettino della viabilità alla radio e lo speaker ha confermato: «Vento forte a Caianello». Okay, ora sono più tranquillo. Ristabilita la ridondante normalità. A proposito, se uno non lo sapesse, Caianello è un comune italiano di 1.842 abitanti della provincia di Caserta in Campania. La sede comunale è ubicata nella frazione Santa Lucia. Tanto per la precisione. Volete un altro esempio di ridondanza, sulla falsa riga della precedente? «Nebbia fitta in Val Padana stamattina». Ah, che splendida novità, meno male che mi avete avvisato, chissà che mi aspettavo, un sole cocente e una visibilità cristallina in Val Padana. Grazie tante. Ma dove le prendono queste notizie, c’è un indovino che viene consultato? Un chiaroveggente che tutte le mattine prevede che in Val Padana ci sia “nebbia fitta”, un fenomeno strabiliante per quelle parti, n’è vero, lo stesso mago che pronostica, consultando la sfera di cristallo, che: «A Palermo oggi fa caldo» o che «A Bolzano ci sono temperature rigide». Ma la ridondanza non si limita al campo delle previsioni del tempo. È un fenomeno trasversale, si annida ovunque. Dilaga dappertutto. Va oltre ogni nostra aspettativa (forse – metto le mani avanti – anche parlare di ridondanza suona un po’ ridondante). Anza, anza, sento odor di ridondanza quando, ad esempio, leggo (ascolto) che un politico ha preso una mazzetta, che un prete ha abusato di un adolescente, che la statua di una madonna si è messa a piangere, che una scrittrice/uno scrittore hanno pubblicato un libro sulla loro infanzia, che la sanità pubblica va a rotoli, che il turismo di massa rovina le città d’arte, che la pace è meglio della guerra, che i femminicidi ci sono sempre stati, che il capitalismo è il migliore dei mondi possibili, che i ricchi sono una risorsa per lo sviluppo economico, che la “razza bianca” ha una marcia in più rispetto alle altre “razze”, che il fascismo ha fatto anche delle cose buone, che la competizione e la meritocrazia temprano gli animi, che i buoni sono perdenti, che il denaro rende felici, che il mondo è complesso, che dopo la morte c’è un aldilà, che pagare milioni di dollari una banana appiccicata a una tela è una follia, che la scienza non è infallibile, che la bellezza ci salverà (Boris Vian sosteneva che sarà una risata a seppellirci), che i social sono un covo di “odiatori”, che non esiste un limite alla stupidità umana, che piove sempre sul bagnato. Leggo (ascolto) queste notizie, e molte altre d’identico valore informativo, cioè zero, tutte categoricamente inessenziali, mosce perché prive di novità, e mi viene da commentare: «Vento forte a Caianello». dicembre 2025
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