pagina del sito di Paolo Albani  
 
UROBURO 
O DELL’ETERNO RITORNO
OMAGGIO A JEAN COCTEAU

ARCHIVIO DI STATO  PARMA
strada Massimo d’Azeglio 45
tel. 0521 233185 / 235487
e-mail: aspr@archivi.beniculturali.it

1-31 ottobre 2005

FONDAZIONE MAGNANI-ROCCA
di Mamiano di Traversetolo (Parma)

10 settembre-27 novembre 2005

ORATORIO MADONNA DELLE GRAZIE
e TORRE DEL MASTIO DI VIGOLENO
Piacenza
2011

TEATRO DUE
viale Basetti 12/A Parma
7-18 marzo 2012

Catalogo Mattioli 1885
a cura di Mauro Carrera e Elena Fermi

    La città di Parma prosegue le celebrazioni in onore di Jean Cocteau con la mostra intitolata Uroburo o dell’Eterno Ritorno (omaggio a Jean Cocteau). La mostra, che vede il patrocinio dell’Ambasciata di Francia in Italia, del Comité Jean Cocteau, dell’Accademia di Belle Arti, dell’Università degli Studi e dell’Associazione Culturale Italo-Francese (Alliance française) di Parma e la collaborazione dello Studio d’Arte Carrera, si tiene presso l’Archivio di Stato di Parma dal 1 al 31 ottobre 2005, nell’ambito delle attività della Cittadella della Carta.
    Idealmente collegata all’esposizione Jean Cocteau. Il poeta, il testimone, l’impostore, dal 10 settembre al 27 novembre 2005 presso la Fondazione Magnani-Rocca di Mamiano di Traversetolo (Parma), l’esposizione – a cura di Mauro Carrera con la collaborazione di Marzio Dall’Acqua ed Elena Fermi – presenta in prima assoluta una serie di opere realizzate in omaggio a Jean Cocteau da trentasei artisti italiani contemporanei: 

Paolo Albani, Ubaldo Bartolini, Angelo Bianchi, Tommaso Binga, Renata Boero, 
Anna Boschi, Mauro Buzzi, Ennio Calabria, Eugenio Carmi, Franco Carrera, 
Roberto Caruso, Sergio Cascavilla, Bruno Ceccobelli, Nero Corsa, 
Maria Cristina Crespo, Stefano Di Stasio, Bruno Donzelli, Fernanda Fedi, Rosa Foschi, Daniele Galliano, Gino Gini, Franco Giuli, Paolo Guzzi, Emilio Isgrò, Mario Lunetta, Enzo Miglietta, Romano Notari, Luigi Ontani, Stefano Pasquini, Luca Maria Patella, Roberto Piperno, Piero Pizzi Cannella, Concetto Pozzati, Eros Renzetti, 
Giovanni Tommasi Ferroni, Giorgio Vicentini.

    Con questa mostra – emblematicamente intitolata all’Uroburo, il serpente che si morde la coda simbolo dell’eterno ritorno - si intende ricordare la figura di Jean Cocteau ancora presente nell’immaginario culturale italiano, ma anche auspicare un ritorno all’arte come rinascita estetica, che superi le divisioni dei linguaggi dando a tutti pari dignità. 
    Coinvolgendo artisti dai codici espressivi più diversi (dalla figurazione all’astrattismo, dalla computer-art all’anacronismo e alla poesia visiva), si offre in tal modo una fotografia rappresentativa dell’attuale panorama dell’arte in Italia. 
    Concepita come mostra itinerante, Uroburo diventa un’opera collettiva, una cartella che raccoglie le ricerche estetiche ispirate a Cocteau realizzate dagli artisti insieme ai testi di Mauro Carrera. Tale testimonianza in pochissimi esemplari – destinata solo ai collaboratori, ai musei e alle principali collezioni – avrà anch’essa carattere straordinario. Ogni cartella sarà un’opera a sé, un unicum, giacché il contenuto di ognuna sarà diverso per la presenza di differenti opere originali.



Paolo Albani, Ritorno all'ordine. Omaggio a Jean Cocteau
cm 69x49; tecnica mista

Scrive Mauro Carrera nel catalogo della mostra:

"La chiarezza di Paolo Albani è esemplare.  L'efficacia visiva e concettuale del suo lavoro è lapidaria. Il rigore non è nemico dell'ironia, ne è piuttosto il megafono. Il ricordo di Cocteau e del suo rappel à l'ordre ha la grazia di un'istantanea, di una poesia senza parole, di un meticoloso gioco di bambino solitario e geniale che aspetta che i grandi abbiano finito con le loro noiose occupazioni."



HOME  PAGE       TèCHNE      RACCONTI     POESIA VISIVA

ENCICLOPEDIE  BIZZARRE       ESERCIZI  RICREATIVI      NEWS