Paolo Albani
LA SOCIETÀ DEGLI ONIRONAUTI

Gli Atti della Società degli Onironauti, laboratorio internazionale per la materializzazione dei sogni, fondato il 9 marzo 1973 da Antonino Bove, escono ora per l’editore fiorentino Giorgio Paoletti, nella collana «La memoria indelebile».
Lo scopo principale della Società è favorire la promozione e la creazione dell’attività onirica (il sogno in quanto energia cerebrale e mentale è dotato di massa), la conoscenza dell’universo dei sogni, l’esplorazione delle facoltà e dei poteri dei sognatori, insieme all’analisi scientifica dei materiali onirici (oniroplasmi) e all’accertamento della natura ed entità delle creature oniriche materializzate. Fra gli obiettivi della Società c’è il potenziamento dell’Oniroscopio Fisicizzatore, una macchina per materializzare i sogni che genera due immagini: una virtuale, in cui il sogno appare sulla superficie plasmica smerigliata (onirogramma ortoscopico) e una reale (onirogramma) che emerge da essa. Il soggetto del sogno sporge, fluttua e si addensa nello spazio frontale alla superficie plasmica. La distanza dell’immagine mnestica dalla superficie dipende dalle dimensioni di questa. Con un onirogramma delle dimensioni di 240x360 centimetri, la materializzazione onirica si verifica a circa 180 centimetri.
L’Oniroscopio Fisicizzatore è in grado di materializzare le componenti del sogno di tipo acustico e olfattivo. In prossimità dell’area di materializzazione sono apparecchiati degli strumenti per la registrazione di tali sensazioni. Per un’infinita gamma di processi variabili, alcuni brandelli di sogno fisicizzati vengono come risucchiati nel vuoto. Alcune volte l’intera atmosfera intorno all’area mestica del sogno assume un colore Crale non compreso nello spettro elettromagnetico costituito dai raggi di breve lunghezza d’onda (ultravioletti) e dai raggi del visibile di più grande lunghezza (infrarossi). Il Crale è un colore vicescente che a seconda dell’andamento delle correnti, delle onde del sogno (onirurgos), della consistenza materica (onirofania) e della secrezione delle eufonie muta il suo cromatismo, i toni e la timbricità.
Le tipologie di sogni classificate dalla Società sono l’Urgos (sogno costituito da una galleria a labirinto di 31 sogni fatui), il Lembo di falce (sogno brevidiurno), il Furto di ricordi (sogno longidiurno che si verifica nei sognatori calati in pozzi), l’ Auronirico (con reazioni tattili sorprendenti); vi sono poi i sogni a esecrazione, a flagello, ciliari, a brillanza, telebrali, acutangoli, avantisogno, occhìpedi, vescicole ottiche, otoliti, ignivomi, a ghirlanda ardente.
Durante il tempo della fisicizzazione la luminescenza del sogno, misurata in lumen, cambia come si deduce dal grafico relativo ad un sogno detto «Lucifera».
In ampie Camere di Incubazione i sogni entrano nella realtà simili a nubecole luminescenti, fluttuando impalpabili e addensandosi come gelatina. Nell’«area di corporificazione» dell’Oniroscopio Fisicizzatore, potenziato dai sensori in collegamento sinaptico innestati alle tempie del sognatore e da induttori per sognare, il sogno alla fine prende forma. 
Sui sogni materializzati vengono compiute misurazioni, pesature e analisi di laboratorio che evidenziano sorprendenti proprietà chimico-fisiche della materia onirica (levitazione, nuovi colori, tipi di luce, suoni, ecc.) spesso in contrasto con la logica della realtà fisica. Alcune entità oniriche mostrano di essere indipendenti dal loro sognatore o ne sono il doppio perfetto; altre escono dall’«area di corporificazione» confondendosi tra i vegli; altre ancora svaniscono riconfluendo nel mondo dei sogni. Da un frammento di tessuto onirico è possibile rigenerare l’intero sogno.
La Società degli Onironauti auspica la formazione di un «Archivio-Memoria delle ipostatizzazioni oniriche» dove custodire i frammenti e i giacimenti di sogni materializzati e di Centri di Ricerca sulla Fisica dei sogni e di documentazione storica dell’universo onirico (inventariazione e classificazione degli oniroplasmi, anagrafe delle entità oniriche corporificate e dei sognatori).
Considerato che tutti gli oniroplasmi - inerti, ibridi o viventi - creati dall’organo dei sogni umani o solo captati da essi, in quanto preesistenti nell’universo onirico, dispongono di piena e totale autonomia sia nei confronti dei loro sognatori che degli umani in generale, la Società intende operare con enti e singoli cittadini alla permuta, donazione e affidamento di materiali onirici inorganici (onirofosi, stereosogni, ipostatizzazioni oniriche).



il Caffè illustrato, 9, novembre/dicembre 2002, pp.6-7 .

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