| Paolo Albani e
                              Paolo della BellaFORSE QUENEAU Enciclopedia delle scienze anomale Zanichelli 1999 con Paolo della
                  Bella, cui mi lega un lungo sodalizio satirico
                e futuristico,      Tre esempi di pagine culturali interamente dedicate a Forse Queneau:  Giovanni M. Rossi, Scienziati impossibili, "il Corriere [fiorentino]", giovedì 9 dicembre 1999.  Carlo Donati, Nel laboratorio degli scienziati pazzi, "La Nazione", giovedì 9 dicembre 1999.  Stefano Rissetto, L'enciclopedia delle scienze per nulla esatte, "il Giornale", venerdì 10 dicembre 1999. 
Fra le molte recensioni al libro, si veda quella uscita
                il 23 dicembre 2000 sul sito del CICAP,
                a firma di Calogero Martorana. Il CICAP, Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni
                sul Paranormale, promuove un'indagine scientifica e
                critica nei confronti del paranormale. È nato nel 1989 per
                iniziativa di Piero Angela e di un gruppo di studiosi,
                tra cui Silvio Garattini, Margherita Hack, Giuliano
                Toraldo di Francia, Tullio Regge e Aldo Visalberghi e
                dei premi Nobel Daniel Bovet, Rita Levi Montalcini e
                Carlo Rubbia, da subito membri onorari del
                Comitato.   Nel luglio-agosto 2001, su «Biblioteche oggi», pp. 74-77, esce una lunga recensione a Forse Queneau di Franco Minonzio. Ma la cosa più scandalosa avviene nel marzo 2002: alcune copie di Forse Queneau sono comprate da... Silvio Berlusconi (sic!), tramite la Mondolibri S.p.A., a dispetto della (presunta!) trasgressività degli autori.  Su Le bizzarre
                    invenzioni scientifiche degli scrittori ho
                fatto un intervento alla 2a edizione del Festival Le parole, i
                    giorni svoltosi a Poggibonsi (Siena)
                dal 17 al 18 aprile 2009. Il Forse Queneau che sonnecchia, accanto a altri colleghi, nella sala di consultazione della Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze. * * * Sui "folli letterari" il
                mio "Paulin Gagne" sul numero
                1, aprile 2000, della rivista Posse, trimestrale
                di "politica, filosofia, moltitudini" diretto da Toni
                Negri.  
  
                Ne Il club dei
                  matematici solitari del prof. Odifreddi, a cura
                di Piergiorgio Odifreddi (Mondadori 2009, p. 160), nel capitolo
                intitolato "Umberto Eco. Discorso sul metodo
                letterario", Odifreddi dice a Eco:  "Oltre che alla
                  linguistica, i pazzi bazzicano anche attorno alla
                  scienza: basta ricordare le pseudoscienze catalogate
                  da Queneau in Figli del limo, e da Paolo Albani e
                  Paolo della Bella in Forse Queneau".  Eco risponde: "E infatti io sono affascinato da tutte le scienze assurde, anche come collezionista di libri antichi o rari: ne ho una collezione abbastanza affascinante. Riguardo alle scienze vere, invece, potrei riassumere il mio atteggiamento dicendo che in fondo sono come un impotente che per tutta la vita ha scritto libri erotici" (p. 160). Di due "folli letterari" italiani, Angelo Motta, metalizzatore, e Alberto Corva, trasmettitore del pensiero a distanza, ho scritto in un breve intervento apparso su Costruttori di Babele. Sulle tracce di architetture fantastiche e universi irregolari in Italia, a cura di Gabriele Mina, Elèuthera, Roma, 2011, pp.187-188. Sono tornato sulla "mattità", non solo scientifica, nel mio libro I mattoidi italiani (Quodlibet 2012). 
Esce nel 2018, presso manifestolibri, in due volumi, Fantaenciclopedìa.
 "Il Fantastico in Letteratura" ovvero Dizionario delle idee perdute, 
racconti insoliti e curiosi e fatti della storia negletti e perturbanti 
con, in Appendice: "Il Fantastico in letteratura", firmato da Franco Porcarelli (Adam Zzywwurath).    Nell'introduzione al libro, a p. XIX, l'autore scrive citando Forse Queneau:  Nel Dizionario del bibliomane di Antonio Castronuovo (Sellerio, Palermo, 2021, p. 407), nel capitolo intitolato "Scibile intero", è citato Forse Queneau.  In un testo di Enrico Valtellina, studioso della disabilità, L'idiot de la famille, c'est moi. Movimento della 'neurodiversità' e letteratura, uscito sul portale «Elephant&Castle», laboratorio dell'immaginario presso l'Università degli studi di Bergamo, 31, III, 2023, nella nota 5 sono citati Ermanno Cavazzoni, Paolo Nori e me medesimo come autori che in Italia si sono occupati dei fous littéraires.    HOME PAGE TèCHNE RACCONTI POESIA VISIVA |